Archive for the Artisti (testi in Italiano) Category

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Posted in About Us and Contacts, Artisti (testi in Italiano), Artists (English Texts), Moda (En-It), Music for Help, News in English, News in Italiano, POLICY, Reporters on June 1, 2015 by classicalmusicart

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Biografia di Franco Morone

Posted in Artisti (testi in Italiano) on June 2, 2008 by classicalmusicart

 PROFILO: Inserito a pieno titolo tra i grandi della scena chitarristica internazionale, Franco Morone è considerato il poeta italiano della chitarra acustica. Le sue melodie, di grande fascino, regalano emozioni sin dal primo ascolto, grazie anche alle sue originali interpretazioni.

 Ciò che sorprende nei suoi album è la bellezza sia delle composizioni originali che delle trascrizioni, dove anche temi antichi e popolari rivivono – sotto le sue dita – una seconda giovinezza. Per le sue ricerche e pubblicazioni in campo didattico, Franco Morone è oggi un punto di riferimento per molti chitarristi e appassionati che frequentano i suoi seminari in Italia e all’estero. Si esibisce regolarmente in Europa, USA e Giappone, ed è protagonista di prestigiose rassegne e festival internazionali.

 CITAZIONI: Madame Guitar 22-24 settembre 2006 – Trecsimo (UD)

“… Franco Morone ha sigillato la serata con una grande esibizione. Morone, ormai una garanzia di “chitarrismo di alto lignaggio”, abbina la poesia alla melodia ed ha colpito, durante il suo set, soprattutto quanti non lo conoscevano.

Il recital, dal nuovissimo cd, interamente dedicato al repertorio popolare italiano, (realizzato anche grazie all collaborazione del Folk Club di Buttrio), ha spaziato in tutto il suo usuale repertorio. Da brivido l’intensa esecuzione di “Flowers from Ayako”.


Durante la giornata Beppe Gambetta e Franco Morone hanno tenuto seminari di chitarra con parecchi iscritti…”
Mauro Quai – Folk Bulletin, gennaio 2007

“Your ears will hang on every notes as he effortlessly weaves lyrical melodies into huge fingerstyle texture, Morone reminds you how truly boundless the fretboard is. Plus, Morone’s intonation is perfect, and althought his chops are monstrous, they never distract from the music. If you dig Michael Hedges, you’ll love Running Home.”

Jude Gold – Guitar Player, May 2002

“Morone has one of most identifiable sounds of anyone playing fingerstyle guitar today”

Teja Gerken – Acoustic Guitar, March 2002

“I had the good fortune of wandering into the Taylor Guitars booth at the 2001 Winter NAMM Show and hearing this artist for the first time. What an amazing performance! Franco plays solo acoustic guitar in a variety of styles. He has impeccable “feel”, and the ability to play lush chord arrangements and melody at the same time. Check out especially his 1998 CD, Melodies of Memories.”

Randy Omel

“The fluid, emotive, fingerstylings of Bologna, Italy’s Franco Morone, whose passionate playing won the hearts of the listeners and prompted the first-ever encore among Taylor’s NAMM show performers.”

Wood & Steel Magazine, Feb. 2001

 PARTECIPAZIONI RILEVANTI:

FOLKEST – Spilimbergo – Italy

OPEN STRINGS – Germany

CHET ATKINS A. CONVENTION – Nashville – Usa

SOAVE GUITAR FESTIVAL – Italy

ZAGREB GUITAR SUMMIT – Croatia

20º FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CHITARRA – Italy

INTERNATIONAL GUITAR NIGHT – Germany

ALL STAR GUITAR NIGHT – Nashville – Usa

INTERNATIONAL GUITAR MEETING – Sarzana – Italy

CONSOLATO ITALIA/DORTMUND – Germany

THE KIRKMICHAEL INTERNATIONAL GUITAR FESTIVAL – Scotland

CHITARRE DAL MONDO – Teatro della Corte – Italy

INTERNATIONAL GUITAR TOUR – Japan

KVMR CELTIC FESTIVAL – California – Usa

BORMIO GUITAR INTERNATIONAL MEETING – Italy

INTERNATIONAL GUITAR TOUR – Hungary

CONSOLATO ITALIANO HOUSTON – Texas – Usa

SCHONDORF GUITAR FESTIVAL – Germany

ITALIAN GUITAR FESTIVAL – Linz – Austria

ALL STAR GUITAR NIGHT – Opatja – Croatia

FESTIVAL VILLA CELIMONTANA – Roma – Italy

HEALDSBURG GUITAR FESTIVAL – California – Usa

THE ACOUSTIC STRINGS FESTIVAL – Raalte – Holland

FESTIVAL DE LA GUITARRE – Belgium

VICENZACUSTICA – Italy

FOLK FRÜHLING – Germany

FEST. INT. DELLA CHITARRA – Langonegro – Italy

GITARRENFESTIVAL – Kühlungsborn- Germany

LIECHTENSTEINER GITARRENTAGE – Liechtenstein

www: www.francomorone.com

Biografia del Maestro Riccardo Muti (Direttore d’Orchestra e Artista)

Posted in Artisti (testi in Italiano) on April 29, 2008 by classicalmusicart

  Le origini:
A Napoli, città in cui è nato, studia pianoforte con Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode nel Conservatorio di San Pietro a Majella. Prosegue gli studi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Bruno Bettinelli e Antonino Votto, dove consegue il diploma in Composizione e Direzione d’orchestra.

  I primi incarichi:
Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso “Cantelli” di Milano gli assegna all’unanimità il primo posto, portandolo all’attenzione di critica e pubblico. L’anno seguente viene nominato Direttore Principale del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino al 1980. Già nel 1971, però, Muti viene invitato da Herbert von Karajan sul podio del Festival di Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine che lo porterà, nel 2001, a festeggiare i trent’anni di sodalizio con la manifestazione austriaca. Gli anni Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita da Eugène Ormandy l’incarico di Direttore Musicale della Philadelphia Orchestra.
 Gli anni scaligeri:
Dal 1986 al 2005 è direttore musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc, con quelle Dialogues des Carmélites che gli hanno valso il Premio “Abbiati” della critica. Il lungo periodo trascorso come direttore musicale dei complessi scaligeri culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l’Europa riconosciuta di Antonio Salieri.

  Le esperienze internazionali:
Nel corso della sua straordinaria carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischen Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e particolarmente significativo, e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971. Invitato sul podio in occasione del concerto celebrativo dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti ha ricevuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa dai Wiener in segno di speciale ammirazione e affetto. Nell’aprile del 2003 viene eccezionalmente promossa in Francia, una “Journée Riccardo Muti”, attraverso l’emittente nazionale France Musique che per 14 ore ininterrotte trasmette musiche da lui dirette con tutte le orchestre che lo hanno avuto e lo hanno sul podio, mentre il 14 dicembre dello stesso anno dirige l’atteso concerto di riapertura del Teatro “La Fenice” di Venezia.

  Un impegno continuo:
Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” formata da giovani musicisti selezionati da una commissione internazionale, fra oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane. La vasta produzione discografica, già rilevante negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento. Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti nell’ambito del progetto “Le vie dell’Amicizia” di Ravenna Festival in alcuni luoghi “simbolo” della storia, sia antica che contemporanea: Sarajevo (1997), Beirut (1998), Gerusalemme (1999), Mosca (2000), Erevan e Istanbul (2001), New York (2002), Il Cairo (2003), Damasco (2004), El Djem (2005) con il Coro e l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino e i “Musicians of Europe United”, formazione costituita dalle prime parti delle più importanti orchestre europee. Tra gli innumerevoli riconoscimenti conseguiti da Riccardo Muti nel corso della sua carriera si segnalano:

  Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e la Grande Medaglia d’oro della Città di Milano; la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca; la Legion d’Onore in Francia e il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Il Mozarteum di Salisburgo gli ha assegnato la Medaglia d’argento per l’impegno sul versante mozartiano; la Wiener Hofmusikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno eletto Membro Onorario; il presidente russo Vladimir Putin gli ha attribuito l’Ordine dell’Amicizia, mentre lo stato d’Israele lo ha onorato con il premio “Wolf” per le arti. Moltissime università italiane e straniere gli hanno conferito la Laurea Honoris Causa.

  I nostri giorni:
Chiamato a dirigere il concerto che ha inaugurato le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Mozart al Grosses Festspielhaus di Salisburgo, Riccardo Muti ha rinsaldato i legami e le affinità ideali con i complessi dei Wiener Philharmoniker. In tale occasione è stato annunciato il suo impegno per il Festival di Pentecoste fondato da Karajan dove, a partire dal 2007 e insieme alla “Cherubini”, l’orchestra giovanile da lui fondata, affronterà un progetto triennale mirato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale, operistico e sacro, del Settecento napoletano.

www: Official Site www.riccardomuti.com

Biografia di Samson Movsesyan

Posted in Artisti (testi in Italiano) on April 20, 2008 by classicalmusicart

 E’ nato il 22 aprile 1973, nella solare nazione Armenia nella città di Vanazor; gli armeni, sono un popolo molto musicale che portano avanti nei secoli, le più profondi tradizioni della Musica Popolare dei loro antenati; l`Armenia, pur essendo una piccola repubblica, è ricca di tradizioni, musica e feste popolari.

Alla tenera età di otto anni, il nostro Artista viene iscritto dai suoi genitori, alla scuola musicale della sua città natale, per intraprendere la difficile strada dello studio del Violino; Samson, capì subito che la Musica Classica, era il fondamento per gettare le basi solide di un vero musicista, ma la sua passione, gli fece apprezzare anche la musica popolare, e capì che vi erano altri orizzonti musicali da esplorare.

Negli anni ottanta, in Armenia era molto popolare il Festival di Sanremo, ed il giovane musicista, seguiva con attenzione e crescente interesse apprezzando la melodia italiana, senza trascurare ed ammirare però, le composizioni degli autori russi. Da qui, si forma ancora più forte la passione e il desiderio di continuare a studiare e, si avvicina allo strumento della chitarra che ama accompagnarsi e cantare le melodie che lo entusiasmano. Samson, ricorda con affetto e gratitudine il suo insegnante, che gli apri le porte alla melodia anglosassone, con le indimenticabili canzoni dei Beatles, che egli amava eseguire per il suo allievo preferito.

 Dopo il decimo anno di scuola, decide di trasferirsi in Russia, nella ridente città di Belgorod (famosa per la sua atleta oro mondiale Regina Korkina), si iscrive al Collegio Musicale e Culturale nella classe di saxofono, qui il musicista si apre al linguaggio Jazz, musica piena di liberta ed improvvisazione terminando lo stage nel 1992, per poi prosegue gli studi all’accademia di Karkov, sino al 1996 insediandosi come insegnante, nella “Accademia Musicale” in Belgorod.

Samson, Musicista impeccabile, capace di incantare per la sua tecnica strumentale e vocale, alterna fraseggi jazz a preziosismi acustici con il suo magico strumento, il “duduk”, un antico strumento armeno, costruito in un unico pezzo di legno di albicocco, che affonda le sue radici nell’antichità, chiunque l’abbia ascoltato, resta catturato dalla magica sonorità che ne esce lasciando un ricordo magicamente indelebile, Samson, usa spesso questo strumento nelle sue composizioni, ed è per lui un ineguagliabile fonte di ispirazione e creatività.

Nel 2002, Samson da vita al progetto ”White Jazz Band” gruppo jazz con ottimi musicisti russi, rapidamente conquistano il pubblico che li ama e li segue in ogni loro concerto. La White Jazz Band, è presente ogni anno, al Festival più importante della Russia ”Provincia del Jazz” manifestazione che dura tutto l’anno, il gruppo si sposta continuamente in tutte le città della Russia; dove Samson, durante gli eventi, diventa anche mattatore presentando i gruppi e tenendo stage per gli appassionati; il ciclo delle manifestazioni termina il mese di maggio, al festival Jazz di Belgorod.

Nel 2005, durante un esibizione all`Art Studio di Belgorot (Russia), con la White Jazz Band, Samson conosce Louis Viviers (Produttore Artistico per conto della Idyllium Music Publishing di Milano), che ne apprezza le qualità e propone la prima di una serie di produzioni. Il CD è stato prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium di Milano; titolo: “JAZZ COLLECTION Vol. 1” che racchiude alcune opere jazz, dei più noti autori internazionali, in particolare si segnala l’opera strumentale suonata con il DUDUK da Samson, dedicata al musicista “Komitas” (uno dei più grandi e rari suonatori di questo strumento dal magico suono), oltre a Ch. Corea, F. Fisher, K.Garret, A.C. Jobim e…

www: www.idyllium.it

Biografia di Marco Ricci

Posted in Artisti (testi in Italiano) on April 6, 2008 by classicalmusicart

Marco Ricci Nato a Milano il 23 gennaio 1965, intraprende in giovane età lo studio del pianoforte sotto la guida del M° Annamaria Gemelli ed in seguito del contrabbasso con il M° Remo Ricci,nonché del basso elettrico. Nel 1988 consegue il Diploma di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e frequenta quattro anni di Armonia e Composizione presso il medesimo Conservatorio sotto la direzione del M° Adriano Guarnieri.

Marco Ricci e Sante Palumbo Trio Esordisce in campo jazzistico partecipando al Festival di Terra del Sole di Castrocaro Terme nel 1987 e nel 1988. Nel 1990 viene selezionato per far parte della “European Jazz Orchestra of Young Talents” formata dalla RAI con la collaborazione della Yves Saint Laurent. Negli anni della sua crescita jazzistica collabora con artisti tra i più significativi del jazz italiano quali Paolo Tomelleri, Giancarlo Pillot, Sergio Fanni, Ettore Righello, Gianni Basso, Romano Mussolini. Sono inoltre determinanti le collaborazioni con Bruno de Filippi, Sante Palumbo, Guido Manusardi e Caterina Valente, che lo portano anche a prestigiose tournée e registrazioni discografiche.

Nel 1988 è pianista dello “Slang 5et”, testimone dell’esordio di Daniele Comoglio, attuale docente di sassofono del Conservatorio di Milano. Nasce subito dopo la collaborazione con il pianista Marco Detto ed il batterista Stefano Bagnoli, storico gruppo con cui incide nel corso degli anni ben quattro dischi e con cui partecipa a festival e concerti in tutta Italia.

Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il pianista americano Don Friedman con cui suona in numerosi festival italiani e presso il famoso jazz club di New York “Blue Note” (1996 e 2000), performance che incontrano i favori della critica americana e lo battezzano come talento emergente. Nel 1997 e nel 1998 partecipa alle fortunate tourné italiane del sassofonista americano Eric Marienthal, membro della famosa band di Chick Corea; nel 2001 realizza una tournée in Cina con Bruno de Filippi ed Emilio Soana e nel 2003 partecipa ai concerti italiani del trio di Mike Del Ferro, pianista di Toots Thielemans.

Nella sua intensa attività concertistica collabora con musicisti del calibro di Lee Konitz, Billy Cobham, Bob Mover, Andy McGee, Irio De Paula, Bob Mintzer, Don Friedman, John Stowell, George Robert, Antonio Faraò, Paolo Fresu, Chico Freeman, Klaus Koenig, Franco Ambrosetti, Paolo Tomelleri, Marco Tamburini, Renato Sellani, Donovan Mixon, Franco Cerri, Enrico Intra, Giampiero Prina, Sandro Gibellini, Andrea Dulbecco, Giulio Visibelli, Laura Fedele, Paola Folli, Emilio Soana, Luca Campioni, Diego Ruvidotti, Paola Repele, Nick the Nightfly e molti altri.

Oggi Marco, ha realizzato 2 registrazioni presso il NIKTON Studio di Milano, unitamente a Tommy Bradascio, alla batteria e Sante Palumbo, al pianoforte.

Le 2 opere, la prima, dai titolo:”IMPULSE” (hard pop) scritta da Sante Palumbo e l’altra dal titolo: “SPRINGTIME” (latin jazz) scritta da S.Palumbo/F.Sicari (uno dei suoi allievi prediletti), sono state inserite nel Cd dal titolo: JAZZ COLLECTION Vol.2 prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium Music Publishnig di Milano.

www: www.idyllium.it  

MozArt Ensemble

Posted in Artisti (testi in Italiano) on April 2, 2008 by classicalmusicart

Mozart ensemble Il MozArt Ensemble è una formazione musicale creata in occasione del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, e trae origine dalla fusione tra un gruppo jazz, il Toni Moretti Quintet ed un Quartetto d’Archi.

Il MozArt Ensemble propone una libera interpretazione di temi tratti dall’opera di Mozart “Il Flauto Magico”, con l’idea di far incontrare sul palcoscenico due formazioni musicali, una jazz ed una classica.

La versione de Il Flauto Magico proposta dal MozArt Ensemble è interamente strumentale e completamente riarrangiata dai musicisti del gruppo; le arie prese in considerazione rappresentano solo un punto di partenza da cui i musicisti traggono ispirazione per dar vita ad una libera interpretazione dell’opera attraverso le proprie improvvisazioni.

Il concerto vede un continuo alternarsi tra linguaggio classico e approccio jazzistico sui temi del Flauto Magico; questo dialogo può sfociare tanto in furibondi assoli carichi d’energia quanto in momenti d’assieme estremamente delicati dove comunque i canoni jazzistici e quelli classici tendono a fondersi in cerca di nuove sonorità. Il MozArt Ensemble vuole offrire al pubblico l’opportunità di affrontare la musica Mozart in modo sicuramente non tradizionale, inedito e comunque carico di forte espressività.
MozArt Ensemble

Il MozArt Ensemble è la continuazione del progetto artistico Jazz Quintet + Quartetto d’Archi, nato nel 2003 in occasione di un’iniziativa promossa dal portale Vicenza Live, una compilation (“Pensieri di Guerra”) con proventi devoluti ad Emergency, in cui i musicisti vicentini esprimevano in musica il loro pensiero sulla guerra. In quell’occasione Toni Moretti compose Peace Song, brano che è stato poi inserito anche nel CD “Yes I Will “ (Splasc(H), 2005).

La formazione Jazz Quintet + Quartetto d’Archi ha già tenuto numerosi concerti, alcuni dei quali legati all’uscita del CD “Pensieri di Guerra”, altri parte della promozione del CD “Yes I Will ”.
Il gruppo ha inoltre partecipato nel Gennaio 2005 ad un concerto di solidarietà per le vittime del maremoto nel sud-est asiatico organizzato nel Comune di Schio, VI.

Il debutto del MozArt ensemble risale al mese di luglio 2006 con il concerto presso il Palazzo Toaldi-Capra di Schio, in collaborazione con l’Associazione Mozart Italia, la Comunità Montana e con il patrocinio del Comune di Schio, mentre nel dicembre scorso ha tenuto un concerto di beneficenza a favore dell’associazione Pro Rett al teatro Astra di Schio (VI).
Formazione

Sergio Gonzo – tromba e flicorno

Marco Ronzani – sax alto e sax soprano

Ettore Martin – sax tenore

Matteo Morassut – trombone basso

Michele Zattera – chitarra

Alfonso Santimone – pianoforte

Toni Moretti – contrabbasso

Franco Dal Monego – batteria

Nicola Possente – I° violino

Francesco De Santi – II° violino

Martina Pettenon – viola

Massimiliano Varusio – violoncello

www: www.myspace.com/mozartensemble e www.tonimoretti.it

Biografia di Zoë Conway

Posted in Artisti (testi in Italiano) on March 30, 2008 by classicalmusicart
Zoe Conway 4 “Virtuosa, è una delle giovani musiciste più dotate in Irlanda”
Dal The Irish Independent. 

La violinista di musica Irlandese Zoë Conway è un prodigio, un talento in ugual modo, sia nella musica tradizionale Irlandese e sia nella musica Classica per eccellenza.

La sua lista di successi è immensa malgrado la sua giovane età, questo lo dimostra anche l’aver suonato con artisti del calibro di Riverdance, Damien Rice, Rodrigo y Gabriella, Nick Cave e Lou Reed (fra i tanti nomi).Zoë è uno dei talenti che ha ottenuto un ottimo riconoscimento da parte del All-Ireland Senior Fiddle Champion, vincendo il primo premio nel concorso del 2001.Oltre a questo, è stata nominata come la Migliore Musicista di musica tradizionale Irlandese di stesso questo anno dal Irish Music Magazine.Infatti, dato il suo  talento, lei è sempre più ricercata come insegnate, regolarmente viene chiamata nei workshops e spesso viene invitata a dare conferenze in merito alla musica tradizionale e classica per violino, lei è anche un’artista di provata capacità ed ha anche una certificazione concessa per vari progetti Irlandesi.Senza dimenticare la sua presenza come musicista in festivals come Glastonbury, L’Orient, Tonder e Womad, per poi vederla presente anche in tanti altri importanti concerti a livello mondiale, come ad esempio: -al The National Concert Hall di Dublino; al Cremlino in Russia; The Kennedy Centre nella città di Washington; in The Broadway Gershwin Theatre, a New York e al Carnegie Hall di New York. Zoë comincia a suonare fin da piccola, all’età di otto anni, con una insolita capacità di leggere sia la musica classica e sia la musica tradizionale, confronto ad altri che cominciano a tre anni, lei si trovò a cominciare un po’ più tardi, dimostrando ugualmente il suo innato talento, tuttavia, a tredici anni dimostrava già la capacità di suonare il concerto per violino di Mendelssohn.In Irlanda è una delle poche che riesce ad mettere insieme la Classica con la Irish Music, in un modo piacevole e disinvolto, questo già dalla sua adolescenza, partecipando e vincendo concorsi di entrambi i generi musicali, questo anche in tutti i concorsi Irlandesi.

“Zoë ha una capacità di cambiare stile, come un camaleonte si adatta ad ogni forma e colore musicale”… (Sunday Independent).

 Zoe Conway 3 Zoë è stata precoce nella sua adolescenza, dimostrando un’ottima predisposizione per la composizione, infatti lei comincia giovane la sua strada verso la composizione in stile tradizionale Irish, componendo un numero elevato di composizioni che già allora arrivava a oltre settanta opere, molte delle quali, oggi sono presenti nei CD e pubblicazioni varie, questo, senza dimenticare altri stili come la classica. In questo suo periodo, completa numerosi lavori, incluso “Carn Tuathail” (un brano da sette minuti, per orchestra da camera), infatti, questo brano fu suonato e registrato con la Magogo Chamber Orchestra Olandese, con Zoë presente in veste di solista, nella prestigiosa sala da concerti “Tilburg Concert Hall”,  nel Novembre del 2007. Recentemente è stata ingaggiata dalla Abhann Productions per comporre cinque minuti di musiche per Riverdance, che sono stati eseguiti dal gruppo di danza a Los Angeles in questo Marzo 2008. Lei è anche stata ingaggiata dalla Children’s Books Irlandese, per comporre brani come “The Old Wooden Flute”, ottenendo un prestigioso premio dal romanziere Kate Thornton, nel mese di Ottobre 2006. Molte delle sue composizioni vengono in risalto dai suoi due album, in “Zoë Conway and The Horse’s Tail” e sia nel suo lavoro prodotto dalla Zoë Music Limited, di sua proprietà.

“Zoë Conway è sempre più una star ascendente”… (The Irish Times). 

Parlando delle sue esperienze, ha suonato con diverse Orchestre, inclusa la Ulster Orchestra, la RTE Concert Orchestra, la National Symphonia Orchestra Irlandese, il Gardino Armonico (Italiana), la Symphony Orchestra di Calicia in Spagna. Nel Maggio del 200 è stata la miglior solista con l’Orchestra da Camera Irlandese, partecipando per il premio internazionale di Inishlacken, con la musica composta da Bill Whelan, nel The Kennedy Centre di Washington. Infatti, il concerto per due violini e Orchestra da camera è stato scritto principalmente da Zoë, dove lei ha dato la principale maestria del lavoro, sempre combinando il suo stile in musica classica e tradizionale.

“La serata con Zoë Conway è stata fantastica, un violino Irish dai toni piacevoli e dalla tecnica infallibile. La sua eleganza pulita e semplicità nella lettura dei temi come “Inishlacken”, lei è riuscita a mostrarne tutto il fascino”… (The Washington Post).

Zoe Conway 2 Oltre a questo, Zoë andò in tour con la Irish Chamber Orchestra (La ICO), nel loro Winter Tour del 2000 e ancora oggi suona regolarmente con questa Orchestra, cosa che la ha resa molto felice nel mese di Aprile del 2004, questo nella città di Bruxelles, con uno speciale concerto alla presindenza dell’Unione Europea. I concerti più prestigiosi con la ICO sono stati anche nella sala Carnegie Hall (nel Marzo 2005), dove ha eseguito in prima mondiale il “Carna”, che è un concerto per violino, cantato e danzato, composto da Bill Whelan. Nel Dicembre 2005, ha completato una serie di composizioni dal titolo “Postcard from Connemara”, con un brano finale per violino, harpa e orchestra, dal titolo Errisbeg. Questi tre lavori furono suonati nella Concert Hall dell’Università di Limerick, sempre vedendo Zoë in veste di solista. I suoi tre concerti sono stati registrati e pubblicati in un album realizzato nel Febbraio 2008.

“Ci ha tenuti con il fiato sospeso, con la sua fantastica luminosità”… (Irish Music Magazine)

Zoë è stata spesso invitata a suonare per varie corporazioni e anche come rappresentanza nel mondo, infatti, lei ha suonato al New York Stock Exchange per la ‘Ringing of the Bell’, in apertura di questo stesso, sia nel 2000 e sia nel 2001.
La cerimonia è stata trasmessa dalla CNN in tutto il mondo.
All’età di 14 anni, lei ha avuto l’onore e il piacere di suonare per il Presidente Irlandese, Mary Robinson, suonando anche per altre illustri autorità, incluso An Taoiseach, Bertie Ahern, la Regina Sonja di Norvegia, il Premier H.E. della Cina,  Zhu Rongji.
Mentre, nel Settembre 2002, lei ha avuto l’onore di accompagnare il Presidente McAleese, nelle due settimane di visita in Malesia e in Tailandia.
Mentre, nel Aprile del 2007 ha avuto l’onore di suonare per il Presidente Slovacco “Ivan Gasparovic”, questo durante delle funzioni da parte del Presidente McAleese in  Áras an Uachtaráin.
Nello stesso anno ha avuto il piacere di suonare completamente da solista in un evento di beneficenza nel Fitzwilliam Square di Dublino, anche in onore alla realizzazione di un maestoso palazzo del Chigago Spire.

“Mentre la maggior parte delle persone può solo immaginare in parte cosa potrebbe essere il piacere di sentirsi il meglio nei paese dove esegue i suo lavoro Artistico, Zoë può già testare e provare questa sensazione”
Sunday Independent

Zoe Conway 1 Zoë ha già pubblicato due Albums ed entrambi hanno ricevuto una ottima critica.
Il primo di questi è intitolato “Zoë Conway”, prodotto da Bill Whelan ed ha ricevuto il secondo posto nel Irish Times, questo fra le classifiche dei 5 Artisti Top, questo stesso nel suo anno di pubblicazione.
Il secondo album, dal titolo “The Horse’s Tail”, è stato realizzato nel Ottobre del 2006 ed anche esso ha ottenuto una buona critica e consenso da parte della stampa e delle classifiche dei 5 Artisti Top della musica Tradizionale.
Per questo secondo Album, Zoë è stata elogiata tantissimo sia per la sua capacità musicale e sia per il suono dell’album che richiama i vecchi LP in vinile, con i suoni tipicamente usati nella Irish Music più tradizionale.
In entrambi i lavoro Zoë ne ha scritto ogni composizione e parte, questo lavorando in collaborazione con la Tara Music, che ha prodotto il suo DVD dal titolo Zoë Conway Live, di cui è possibile avere informazioni tramite il sito www.zoeconway.com.
“Zoë arriva a chi ascolta come un colpo di fulmine, la sua esibizione live è stata come una masterclass ed è stata una perfetta interpretazione musicale, ogni nota è stata precisa, ogni frase rapida è stata eseguita con maestria. Brava.”
Irish Music Magazine
( Traduzione di Marco Esu – www.marcoesu.comwww.classicalmusicart.com )

Biografia di Andrea Talmelli

Posted in Artisti (testi in Italiano) on March 27, 2008 by classicalmusicart
Andrea Talmelli 1 Laureato in Giurisprudenza, si è diplomato in pianoforte con Lino Rastelli e in composizione con Azio Corghi al Conservatorio “A.Boito” di Parma dove ha insegnato dal 1975 al 1984.
E’ stato direttore della rivista Musica Domani, edita da Ricordi. Dal 1990 è Direttore del Conservatorio di Reggio Emilia.

Andrea Talmelli 2 Ha scritto per il teatro: Samarkanda su poesie di Evelina Schatz, Storia di Tawaddud da Le Mille e una notte, Pinocchio un miusicol su testo di Gianfranco Sgrignoli, La strada che non andava in nessun posto, da una favola di Gianni Rodari, e Blu viola, da un racconto di Carlo Lucarelli; per il cinema ha realizzato le colonne sonore di Donna variante di destino e Colombo e Leonardo per la TV di Mosca, e Sisterion ispirato al Giubileo del 2000: per grande e piccola orchestra: Dalla verticale al paesaggio pitagorico delle lontananze, Se questo è un uomo, dal libro di Primo Levi, De insulis inventis, Morirono tirando dadi d’amore nel silenzio, su testi dedicati ai Fratelli Cervi.

Numerosa la produzione cameristica spesso ispirata a testi poetici e letterari. Dal 1982 Talmelli collabora con la poetessa di Odessa Evelina Schatz con la quale ha realizzato numerosi progetti compositivi (Tamburi di Sicilia, Diario londinese, Canzone di Ofelia, Ultimo tango, Salomè …) e spettacoli teatrali o multimediali.

 E’ stato premiato in concorsi nazionali ad Arezzo (1981),Terni (1978 e 2003), Parma “1978” e a Venezia Opera Prima (1981). Le sue opere sono state eseguite nei Paesi della Comunità Europea, in Giappone,Turchia, Libano, India, Russia, Canada, USA, Argentina, Messico e in importanti rassegne di musica contemporanea (Gaudeamus di Amsterdam, Cantiere d’Arte di Montepulciano, Tribuna Compositora di Belgrado, Sotheby’s di Londra, Aspekte di Salisburgo, Spaziomusica di Cagliari, Sonopolis di Venezia, Immaginario Mediterraneo di Siracusa, Festival di Odessa (Ucraina) e di Braila (Romania),ecc. Talmelli ha pubblicato per Curci, Suvini Zerbini, Edipan, Rugginenti, Agenda, L’Oca del Cairo; sue composizioni sono incluse in numerosi CD, anche monografici. Su premesse linguistiche che si rifanno alle esperienze delle avanguardie del dopoguerra, “ la musica di Talmelli – ha scritto Renzo Cresti – possiede una forte carica immaginifica, dalla quale rimbalzano riverberi visionari che illuminano un fantasioso viaggio nel tempo/spazio, percorso realizzato grazie a una fantasia liberata”.

Nel 1994 è stato pubblicato un Quaderno monografico per Agenda Editrice (Bologna) comprendente sei composizioni originali e un CD comprendente 9 brani. Una biografia-intervista di Mariagrazia Borazzo è pubblicata in Strumenti e musica, n.7-8,1994. Un profilo compositivo di Renzo Cresti è pubblicato nel 1995 nel volume dedicato a compositori contemporanei italiani da Guido Miano Editore di Milano. Nel 2000 è pubblicata un’autoanalisi con l’incisione del brano L’origine degli uccelli nell’Enciclopedia Italiana dei compositori contemporanei edita dall’editore Pagano (Napoli). Ema-Records ha pubblicato l’intero trittico sul Tango nel 2001. Nel 2002/03 sono pubblicati da Aliamusica Records diversi CD tra cui il monografico Geographiae carmine.

Oggi, un’opera di Sua composizione dal titolo: A’terr du Gargan, è stata eseguita dall’Orchestra Giovanile Russa di Strumenti Popolari di Cherepovets, pubblicata dalla Idyllium Edizioni Musicali di Milano in un Cd tutto eseguito dalla stessa orchestra con brani che spaziano da: Lo Schiaccianoci di Tchaikosvky a Moonlight Serenade di G. Miller ed alcune opere tradizionali come kalinka e altre ancora.

Nuovo Cd di Andrea Talmelli, prodotto da Sabino Mogavero e Pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano. Le 2 opere contenute nel Cd dal titolo: “Viaggi nel Tempo – Spazio”, sono adatte a coreografi e balletti.

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Biografia di Corinna Catelli Panza

Posted in Artisti (testi in Italiano) on March 27, 2008 by classicalmusicart
Corrina Catelli Panza 1 Italiana, nasce nel 1974 a Milano e intraprende giovanissima lo studio del pianoforte. Approda poi all’età di 17 anni allo studio del canto lirico presso la Civica Scuola di Musica di Desio, con il soprano italo-americano Diane Rama, iniziando fin da subito piccole esibizioni all’interno di rassegne musicali. Nel 1997 debutta nel ruolo di Susanna ne Le Nozze di Figaro con la direzione del maestro Giampaolo Maria Bisanti. Nel 1998 è Zerlina del Don Giovanni di Mozart. Numerose sono le collaborazioni con diverse formazioni musicali, il gruppo Musicamorfosi, associazione musicale Segovia, gruppo Nonsoloflamenco, Coro Città di Nova in un repertorio che va dall’opera lirica fino al musical, collaborando con diversi comuni dell’hinterland milanese.Nel 1999 esegue lo Stabat Mater di G.B.Pergolesi in coppia con il mezzosoprano Rachel O’Brien, anche qui diretti dal maestro Giampaolo Bisanti.
Corrina Catelli Panza 2 Sempre nello stesso anno esegue in vari comuni dell’hinterland milanese, Monza, Desio, Bovisio Masciago, Milano ( chiesa di San Leone Magno) il mottetto Exultate Jubilate di W.A. Mozart nell’ambito di una rassegna di musica sacra. Affianca gli studi musicali agli studi universitari e nel 1999 consegue il diploma di interprete-traduttrice. Nel 1997 ad un programma radiofonico dove canta in coppia con il soprano Diane Rama che viene replicato anche alla radio di New York negli Stati Uniti d’America durante il quale viene cantato un “regina Caeli” composto dalla classe di composizione della Civica Scuola di musica di Desio appositamente per quest’occasione. Con il maestro Gianfranco Rivoli approfondisce lo studio di ruoli donizzettiani e belliniani quali Lucia di Lammermoore, Sonnambula, Elisir d’Amore, Capuleti e Montecchi, Don Pasquale e Flauto magico. Continuano le collaborazioni con il gruppo “Nonsoloflamenco” con il quale si esibisce in vari comini della provincia di Pavia con lo spettacolo A las Cinco de la tarde, omaggio a Federico Garcia Lorca. Nel frattempo frequenta corsi di teatro e si iscrive alla facoltà di musicologia presso. Nel 2004 Non solo Opera, spettacolo di musica lirica e cabaret.

 Nel 2006 approfondisce ulteriormente ruoli di soprano coloritura iniziando a studiare con il soprano Maria Malatesta Calabrò. Il 2005 la vede impegnata nel Phantom of the Opera, musical di A.L Webber, mentre da giugno 2006 è presente al Teatro Sociale di Como con il gruppo “Opera y Flamenco”. Settembre 2006 è in Germania (Dresda) dove esegue l’Exultate Jubilate di W.A. Mozart. Ottobre 2006 Petite Messe Solennelle di G. Rossini a Roma…

Gennaio 2007 una breve esibizione nell’ambito di una rassegna di musica sacra presso St. Martin Episcopal Church in Virginia Stati Uniti d’America.

Maggio 2007 omaggio Federico Garcia Lorca.Teatro sociale di Como.

Ha realizzato l’opera di G. B. Pergolesi “STABAT MATER” con il mezzosoprano Rachel O’Brien e con il Direttore d’Orchestra Giampaolo Maria Bisanti. Il Cd, è stato prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano.

Oggi, grazie a John Toso (produttore artistico della Idyllium), realizza il suo nuovo Cd, prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano. Titolo del Cd: della Idyllium), realizza il suo nuovo Cd, prodotto da Sabino Mogavero e pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano. Titolo del Cd: “Opera Gala” una produzione davvero notevole e Corinna, ha voluto registrare in multilingue i particolari ringraziamenti che troverete nella traccia n.1 del Cd su un’aria scritta apposta per lei da Toso e Martignoni.

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Biografia di Alberto Fortis

Posted in Artisti (testi in Italiano) on March 27, 2008 by classicalmusicart
Alberto Fortis 1 Alberto Fortis è nato il 3 giugno 1955 a Domodossola, in provincia di Verbania (all’epoca era sotto la giurisdizione di Novara). Il padre era un medico chirurgo promosso colonnello degli Alpini per i meriti acquisiti in un’azione umanitaria. È stato anche direttore sanitario della città. Nella sua famiglia c’è un altro luminare della medicina: il professor Lino De Gasperis – primo cugino della mamma di Alberto, scomparsa quando lui aveva 17 anni – che fu il primo cardiochirurgo italiano di grande fama, nonché maestro del professor Azzolina.
Alberto Fortis 2Fra Alberto e i genitori c’era un grosso gap generazionale: quando è nato, suo padre aveva già 54 anni. Il loro rapporto, però, non ne ha risentito: il padre desiderava che diventasse un medico – infatti Alberto ha studiato medicina fra Genova e Milano per tre anni e mezzo – però non ha mai ostacolato la passione del figlio per la musica. Anzi: ha frequentato il backstage dei suoi concerti fino all’età di 80 anni. Alberto ha due sorelle più grandi di lui e quattro nipoti, già trentenni, con cui ha un bellissimo rapporto di forte amicizia.

 È cresciuto con un’educazione cattolica, frequentando le medie, il ginnasio e il classico al liceo Rosmini di Domodossola. Il collegio aveva un’impostazione simile ai college americani: oltre a studiare, gli allievi praticavano diverse discipline sportive. Le sue preferite erano, e sono ancora oggi, il tennis, l’equitazione, le arti marziali e il calcio. I suoi idoli giovanili erano i bianconeri John Charles e Omar Sivori, perché Alberto ha la Juventus nel DNA: sua nonna era cugina della nonna di Giampiero Boniperti, storico campione e presidente della società bianconera.

 Fra i ricordi più piacevoli dei suoi trascorsi sportivi ci sono le interminabili sfide a tennis fra studenti esterni – come Alberto – e interni del collegio. Una volta ha vinto un torneo di doppio, battendo fra lo stupore generale due giocatori di terza categoria in un’estenuante finale durata dalle tre del pomeriggio alle dieci di sera.

La passione per la musica è nata suonando la batteria: a 13 anni ha fondato il primo gruppo, che ha chiamato I Paip’s come il locale del Sestriere dove si era esibito. A 16 anni ha suonato per la prima volta in Rai con una nuova band: I Raccomandati. Si è fatto le ossa con cover di chiara ispirazione rock: Credence Clearwater Revival, Ten Years After, Led Zeppelin. Nel repertorio c’erano anche i Vanilla Fudge del batterista Carmine Apice, che sei anni fa Alberto ha avuto il piacere di conoscere a Los Angeles.

Improvvisamente, a 18 anni, Alberto Fortis ha iniziato a suonare il pianoforte pur senza averlo mai studiato, forte di un istinto affinato in tanti anni di batteria, strumento che ancora oggi definisce meraviglioso ed esorcizzante. La sua prima composizione al pianoforte è una suite di venti minuti, che viene giudicata troppo ardita per il disco d’esordio, ma verrà ripescata nel secondo album. Appassionato del rock straniero più sostenuto,Alberto aveva un solo grande amore italiano: Lucio Battisti, che per lui era l’equivalente italiano dei Beatles per quell’espressionismo nelle canzoni che ancora oggi è inarrivabile. Altro punto di riferimento per la sua formazione artistica è Bob Dylan: per il talento letterario, ma anche per l’energia musicale delle sue poesie. Alberto ha sempre sentito l’esigenza di avere alle spalle una band che pompa ritmo: forsennato come “Milano e Vincenzo” o “La grande grotta”, ma anche più suadente come “La sedia di lillà” o “La nena del Salvador”.

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